Legumi e altre forme di vita Sana

Why go vegan when you can go healthy?

Questo sarà il mio mantra.
L'ho scritto in inglese perché è soprattutto dall'estero che arrivano certe ricette piene di olio di cocco che tanto vale mangiare una torta margarina-zucchero-uova. Come a dire che per quella parte di popolazione che mangia vegano perché pensa sia salutare e non perché animal-ambientalista dovrebbe fermarsi a ragionare un secondo, prima di buttarsi sulla panna di cocco.
E poi perché la scimmia di Londra non è ancora scesa dalla mia spalla e sto monitorando i voli come un falco, al primo biglietto cheap che si incastra con gli altri piani zacchete! che mi faccio una pucciatina nella umida, inquinata, frenetica, impareggiabile Londra. Cuori Cuori. Snif-snif. Miss it.

Sono stata al Sana di Bologna. Sì, giassò, sono passati mesi, ma ho dovuto far girare il criceto un po' più a lungo del solito...

Ne parlo perché al Sana di Bologna, Salone Internazionale del biologico e del naturale, dove trovi tutto quello che può interessare una persona che gira attorno alla cucina vegetale, ho avuto conferma di questo. Non sempre perché è vegano, è sano.
Si trova tutto, sì, ma anche tanta pubblicità e azioni commerciali e tante mode che solo il tempo ci dirà se passeggere o se si confermeranno nell'olimpo delle buone pratiche. Come essere (e in parte proprio lo eri) in un grande supermercato diviso per produttori.
Molti corsi, workshop e conferenze interessanti, avendo potuto essere presenti tutti i giorni l'offerta era sicuramente ambia e di qualità.

E' stata per me l'occasione di avere conferma di quanto detto: se ti fermi a leggere gli ingredienti sulle etichette di alcuni di questi prodotti vegani, bio, sostitutivi, proteici senza grassi animali [...], spesso ti imbatti in grassi vegetali che rendono il prodotto poco in linea con le virtù che decantano.
Se fino a ieri mangiavamo carne come leoni perché ci dicevano che le proteine animali ci servivano oggi che la prospettiva si è ribaltata, se ci interessa, ci serve essere consumatori sempre più attenti per non farci fregare dai dettagli, dobbiamo imparare a leggere le etichette. La gente oggi segue delle mode e dei trend alimentari senza farsi domande, come una volta si indossavano le spalline alla Goldrake senza chiederci se eravamo minimamente femminili o estetiche, oggi anche l'alimentazione segue una moda. Tanto che, in un luogo in cui era ospitata la Veganfest, in cui si parlava di biologico e di salute (e non è la prima edizione, è un evento che vanta decenni di esperienza), potevi mangiare solo ai ristori dell'ente fiera, panini di mortazza o di verdure grigliate scongelate.
Non è questa una testimonianza della scarsa coerenza sull'argomento?


Il tempeh, per chi non lo conosce, è soia fermentata grazie all'azione di un fungo. Ha un saporino che mangiato nudo e crudo (va comunque sempre cotto prima del consumo) non definirei invitante, ma se ben condito o unito ad altri ingredienti può conferire al palato quel tipico piacere di animalo che spesso manca a chi sceglie di farla finita con la carne e i formaggi.
La cosa interessante è che ha un alto valore proteico e che nel processo di fermentazione si produce la vit. B12, elemento importante nel meccanismo di assorbimento del ferro.

Qui l'ho reso anche un ottimo modo per scaldare le stanche membra intorpidite dal freddo umido di questi giorni, piatto veloce e piacevole.


Per due

Zucchine 2
Tempeh al naturale panetto da 400 g
Peperoncino fresco 1
Zenzero fresco 10 cm
Stecca di lemongras 1
Uva sultanina 1 cucchiaio
Aglio fresco 1 spicchio
Bacche di ginepro 6
Macis (o semplicemente noce moscata)
Curcuma 1 cucchiaino
Alloro foglia fresca 1
Salsa di soia 2 cucchiai
Succo di limone fresco 1/2
Pepe nero
Sale marino integrale
Olio EVO

Affetta o sminuzza lo zenzero, il cuore del lemongras, il peperoncino fresco, l'aglio e scalda dolcemente in poco olio EVO. Grattugia a julienne le zucchine e falle saltare velocemente nel trito, aggiungi le bacche di ginepro, il macis o una grattugiata di noce moscata, la foglia di alloro fresco e l'uvetta. Lascia cuocere a fuoco basso qualche minuto, versa il succo di limone e lascia riposare coperto fino al momento di servire. In una pentola a parte fai bollire il tempeh, già tagliato a cubetti, per qualche minuto. Prepara una salsa a base di curcuma e salsa di soia e usala per condire il tempeh, gratta un po' di pepe a fresco. Servi insieme, scalda il cuore. E non solo.


Box cucina
Il limone esalta i sapori salati rendendo superfluo l'uso del sale, ma vi ricordo che il cibo acido non deve restare a contatto a lungo con le pentole in metallo.

Box alimento
Il macis è l'involucro che ricopre la noce moscata, ne ricorda il sapore ma è molto più delicato.

Box salute
La curcuma e lo zenzero hannno entrambi potere antinfiammatorio, la curcuma viene assorbita correttamente se consumata con piccole dosi di pepe. 


Nessun commento:

Posta un commento