Di temperature

Chi non ha mai subito un intervento chirurgico sa dirmi la temperatura delle sale operatorie?

In effetti, nonostante abbia alle spalle tanti anni di loboto-serie TV del genere medical drama, non mi ero mai trovata a farmi questa domanda: ti tengono al caldo avvolto in una coccola per ricreare una situazione di comfort oppure sei un quarto di manzo sul tavolo da lavoro di una cella frigo?

La seconda. -_-

Non è che ti diano nemmeno molto tempo perché tu ne possa disquisire, a onor del vero, in cinque minuti sei bello che andato a sognare, ma ci sono un po' rimasta male, a non saperlo, a farmi trovare impreparata. Ma tutto è andato bene e non mi sono accorta di nulla :)

Un'altra delusione è stata dopo il risveglio. Dopo il digiuno protratto ancora per un giorno, non è come avevi immaginato prima, dove avevi pianificato di farti portare una pizza salame piccante e peperoni direttamente in camera.
Dopo devi stare tranquillo, mangiare liquido (dove per liquido si intende brodo e non passato) e riprendere gradualmente i ritmi.

Non lo dite al chirurgo che mi sono mangiata la pasta al forno, vero?

Per dissimulare posto invece una ricetta così semplice che è capace di stupire per la sua bontà, ma soprattutto è un vero tranello, non fosse per il colore, non se ne riconoscono le carote.

Per 4


Carote 5 mondate
Nigella 1 cucchiaino
Aglio 2 spicchi in camicia
Olio EVO
Sale marino integrale



Oliare la teglia e le carote, polverizzare di nigella e sale fino, mettere in forno caldo con l'aglio a 180 gradi, per 20 min. Portare a bollore 400 ml di acqua dolce e frullare, a piacere con una puntina microscopica di polpa d'aglio. Servire.





Al contrario di tante verdure (tutte?) la carota è bene mangiarla cotta, questo permette di meglio assimilare il beta-carotene, un importante antiossidante.



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