Brown, gratin e superfood.

Piatto ricco mi ci ficco.
A volte ho un umorismo alla Greggio, non vogliatemene.
Devo dire però che questo piatto è davvero un condensato di proprietà curative e nutrienti, di sapori, concede un piacere esotico senza rinunciare alla stagionalità locale (o quasi) e porta una piccola intima preghiera di pace.
E (tornando ad essere la scazzata che sono) sul tutto, mi permette di partecipare a due contest contemporaneamente. Tin-tin-tin jackpot! ;)

E' un gratin per due di:
shiitake (coltivati in UK) 200 gr
Maftoul palestinese un bicchiere
zucca cotta 150 gr
datteri israeliani 4
nocciole del Piemonte 10
pane vecchio_quello che avete, in alternativa pan grattato
aglio_quest'ultimo, lo ricordo, è usato -e mangiato- in tali quantità da poterlo considerare a tutti gli effetti un ingrediente_2 spicchi
Poi latte-farina-curcuma-parmigiano.



Il fungo shiitake, originario dell'Asia, vanta proprietà antivirali e antibatteriche, aiuta a ridurre il colesterolo, nonché viene considerato (secondo alcuni studi) un valido complemento alle terapie tradizionali contro alcuni tipi di tumore. I miracoli stanno altrove, dico sempre, ma io credo nella sinergia medicina-alimentazione. E quando c'è un buon motivo per mangiare io non mi tiro indietro.
I funghi devono essere biologici, altrimenti è più rischioso che di aiuto. Lo shiitake, inoltre, (ma quante ne sa?) è ricco di minerali e vitamine del gruppo B. Io non lo compravo perché non mi sento sicura ad acquistare il Made in China, soprattutto quando si parla di cibo, ma ho scoperto che negli ultimi anni la sua produzione si è diffusa anche in Europa. Crescono sul tronco delle querce. In alternativa qualunque fungo va bene. Il porcino no, col dattero non lo sento.


Maftoul è il nome con cui il cous cous, o meglio, la sua variante nel chicco più grande, viene chiamato in Palestina. In verità c'è chi dice che anche il tipo di grano varia: il cous cous del magreb sarebbe fatto con grano duro, mentre il maftoul medio orientale con il grano tenero. Alla base ho un problema di lingua. Semolina (in inglese) e Durum wheat dovrebbero essere grano duro, il resto tenero. Insomma, meglio mettervi davanti ad un dubbio che darvi un'informazione sbagliata. Ogni chiarimento è ben accetto. E per la ricetta il classico cous cous va bene.

La zucca è zucca. Da qualche tempo ho iniziato a cuocerla al forno, intera, mentre il forno è acceso per altre ragioni. Riciclo l'energia. Se non la consumo subito la tengo in frigo massimo fino all'indomani.

I datteri arrivano da Israele. Trovavo romantico e idealista l'accostamento con il cous cous palestinese.

Le nocciole sono italiane. E' bello pensare che siano piemontesi, ma confesso che non conosco la regione di provenienza.

Pane di segale. Umido e compatto quando è fresco, resta commestibile qualche giorno prima di diventare della stessa consistenza della gomma chimica. A quel punto ho tagliato la crosta e l'ho messa in ammollo per qualche minuto, poi strizzata e frullata. Ho lasciato la poltiglia sullo straccio per togliere un po' di umidità mentre preparavo gli altri ingredienti.

Aglio, fresco, a lamelle, due spicchi.

Latte-farina-curcuma-parmigiano per la besciamella, parmigiano extra per il top.


Come, un gioco.
Le quantità non sono importanti, seguite l'istinto e il vostro gusto, siate equilibrati e onesti.

In una pentola con un filo d'olio mettere i funghi, l'aglio, le nocciole a pezzetti. Sfumare con del vino bianco o brodo o acqua. Quando il liquido è evaporato aggiungere i datteri e il cous cous, non mescolare mai, versare del liquido fino a coprire completamente di acqua il grano, salare. Spegnere il fuoco e coprire con un coperchio. Lasciatelo crescere.

Grattugiare il parmigiano, mescolare in una ciotola con le briciole bagnate e un filo d'olio.

Fare una besciamella con latte, farina, sale, curcuma e aggiungere un paio di cucchiai di parmigiano grattugiato. Se non la usate appena fatta si crea una pellicola a contatto con l'aria. Per evitarla appoggiate su tutta la superficie della carta da forno bagnata e strizzata. La carta trasparente è più facile da usare, ma io no, cartaforno. Mh!

Nel contenitore da forno che più vi aggrada ;) creare degli strati di zucca, besciamella, mix di funghi. Concludere con il mix di pane mollo e formaggio.

Infornare fino a doratura, a forno caldo, 240 gradi.

Lo si può preparare qualche ora prima e infornarlo a gratinare (e scaldare) in un secondo momento.



Con questo gratin nei toni del marrone partecipo ai contest di:

http://aboutfoodrecepies.blogspot.co.uk/2012/10/tutto-al-gratin.html

e di

http://www.mytasteforfood.com/2012/10/colors-di-ottobre-brown-like-autumn.html



ah, e comunque. voglio un fotografo.


12 commenti:

  1. mi sono innamorata di questo blog.

    per le ricette, per le foto, per i dettagli.

    brava!

    http://nonsidicepiacere.blogspot.it

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Io dico solo il mio nome e mi spingo in un 'molto lieta' nelle situazioni piú formali. Promossa? ;)
      Grazie mille! Happy me.

      Elimina
  2. che meraviglia di gratina, una vera delizia anche per gli occhi

    RispondiElimina
  3. Ma davvero, ma quante ne sai? :))
    Un piatto questo che è un vero mix di sapori, di provenienze e di sensazioni.
    Grazie mille!!
    a presto,
    Vale

    RispondiElimina
  4. Già, e adesso il fungo dove lo trovo?!
    Per le foto se vuoi mi presto io...in cambio di funghi! :-)
    'bracci

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Secchi al bio.
      Lo dico sempre, io la camera per gli ospiti ce l'ho... Però ti devi portare l'ombrello, quello per la luce. ;)

      Elimina
  5. decisamente un piatto moolto fusion, ma anche intrigante e particolare :) GRAZIEE!!

    RispondiElimina
  6. Ma che bel gratin autunnale! Mi piace il tuo blog, complimenti! Per consigli, dritte e critiche ti invito nel mio, nuovo nuovo www.unavegetarianaincucina.it

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao! Grazi eper la visita, farò un giro da te con piacere!

      Elimina